sabato 12 novembre 2016

Capire gli esisti di agibilità

A seguito delle scosse registrate negli ultimi mesi le pubbliche amministrazioni, i comandi VV.FF. ed il Dipartimento di Protezione Civile hanno effettuato innumerevoli sopralluoghi al fine di definire il grado di agibilità degli edifici.

La scheda AeDES

Quando un tecnico, o un gruppo di tecnici, visitano un immobile colpito da un evento sismico svolgono tutta una serie di operazioni che possiamo elencare come segue:
  1. identificazione dell'edificio (nome, indirizzo, dati catastali, tipologia d'uso, ecc...)
  2. descrizione dell'edificio (estensione planimetrica, altezza, forma, volumetria, numero di piani, data di costruzione, ecc.)
  3. descrizione della tipologia strutturale (muratura, acciaio, c.a., legno, ecc.)
  4. descrizione delle caratteristiche strutturali (presenza di solai rigidi, solai deformabili, volte, coperture spingenti, ecc.)
  5. rilievo del danno visibile e sua estensione in percentuale rispetto all'intero edificio (danno alle strutture verticali, danno ai solai, danno alle tramezzature, danno agli impianti, ecc.)
  6. assegnazione dell'esito di agibilità (A, B, C, D, E, F) sulla base di quanto descritto e rilevato ai punti precedenti
  7. eventuale prescrizione di interventi da effettuare per il ripristino dell'agibilità o per la messa in sicurezza dello stabile (in caso di edificio pericolante)
tutte queste operazioni vengono descritte/annotate in una scheda identificata come "Scheda AeDES".
Questa scheda viene fornita a tutti i tecnici rilevatori in modo da avere un insieme di dati omogenei e quindi confrontabili (tutti i tecnici riportano le informazioni allo stesso modo valutando ciò che vedono sulla base dei medesimi principi).

Gli esiti di agibilità

Gli esiti vengono dati sulla base di alcune considerazioni che sono ben descritte nel manuale di compilazione della scheda AeDES, infatti in esso si definiscono i principi ispiratori che il tecnico rilevatore deve tenere in conto per poter formulare il giudizio sullo stato in cui versa l'immobile:

La valutazione di agibilità in emergenza post-sismica è una valutazione temporanea e speditiva – vale a dire formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili – volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, gli edifici colpiti dal terremoto possano essere utilizzati restando ragionevolmente protetta la vita umana.

Quindi l'esito positivo di agibilità cioè quello di tipo A non sottintende che l'edificio è antisismico ma ci dice che l'edificio è ragionevolmente sicuro per la vita umana all'interno della crisi sismica che si sta attraversando in quel momento. E' un giudizio molto delicato da esprimere, ed il tecnico rilevatore fa un assunzione di responsabilità importante anche se non piena in quanto si tratta sempre di un parere espresso tramite rilievo visivo e sulla base della propria esperienza professionale, e quindi non suffragato da calcoli e misurazioni dirette.

Gi esiti possibili sono in tutto 6 come è possibile vedere dall'immagine seguente.


nella tabella manca l'esito A che è ovviamente assegnato agli edifici "Agibili".

Esito A
L'edificio è agibile, non è detto che sia anche antisismico, ma sulla base del rilievo effettuato si può ragionevolmente pensare che la vita degli utenti è sicura pur in presenza della crisi simica in atto.

Esito B
In questo caso effettuando alcuni lavori, per così dire, "di tipo leggero" si può rapidamente eliminare la condizione di inagibilità (es. riparazione fessure tramezzi, sistemazione di tegole di copertura, riparazione di elementi non strutturali non sicuri o in pericolo di distacco, ecc.).

Esito C
Una parte dell'edificio non potrà essere utilizzato durante la crisi sismica in quanto necessita di lavori importanti che necessitano di un progetto approfondito e basato su dei calcoli specifici.

Esito D
Il tecnico rilevatore è costretto a rendere inagibile l'edificio perchè non ha auto la possibilità di valutare in maniera completa o con sufficiente approfondimento le criticità dell'edificio e quindi si riserva di effettuare ulteriori sopralluoghi (ad esempio non è riuscito ad accedere ad alcune parti dello stabile).

Esito E
L'edificio è inagibile. sarà necessario effettuare un progetto di interventi di rinforzo (oppure effettuare un intervento di sostituzione edilizia - demolire e ricostruire daccapo) basato su calcoli ad opera di un tecnico abilitato per legge.

Esito F
L'immobile è inagibile, non perché ha delle problematiche di tipo strutturale, ma perché nelle immediate vicinanze c'è qualcosa (edifici, massi pericolanti, frane che stanno per attivarsi) che può arrivare sull'edificio danneggiandolo seriamente con conseguente rischio per la vita degli utenti.
Eliminando il pericolo esterno è possibile ripristinare (se l'edificio non è nelle condizioni degli esiti precedenti) ripristinare l'agibilità.

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